Il vin brulé è sinonimo di mercatini natalizi gelidi e scoppiettanti di spirito delle feste, di raffreddori da curare in allegria, di serate attorno al fuoco ma soprattutto di pomeriggi in baita quando fuori nevica troppo forte per continuare a sciare.
Ma se tu non puoi andare alla montagna, la montagna può venire da te a scaldare le ore che hanno bisogno di conforto e sorrisi.
Fare il vin brulé significa soprattutto scegliere il vino giusto – sicuramente un buon vino, abbastanza morbido, un Teroldego o un Lagrein.
Per chi non è solito frequentare il Trentino-Alto Adige ma altre montagne ed altri climi freddi, i vini giusti devono essere sempre eccellenti – un Cabernet, un Pinot nero, un Barolo, un Barbera o un Nebbiolo – giusto per citare quelli usati più comunemente.
Se il vino non è buono, il risultato sarà mediocre, se non addirittura pessimo per lo stomaco.
Il vin brulè si prepara con le spezie e le scorze d’agrumi. Se hai un attacco di pigrizia o una dispensa poco fornita, puoi tenere di scorta un sacchettino di spezie già miscelate.
La montagna in una tazza

Attrezzatura
- Una pentola
- Un colino
- Un mestolo
- 6 tazze o bicchieri resistenti al calore
Ingredienti
- 1,5 l vino rosso
- 150 g zucchero
- 1 arancia
- 1 limone
- 2 stecche cannella
- 4 anice stellato
- 2 chiodi di garofano
- 1 pizzico noce moscata
- 2 fettine zenzero fresco
Procedimento
- Preleva tutta la scorza del limone e dell'arancia (dopo aver lavato molto bene i frutti) se possibile tagliando la scorza a spirale.
- Pulisci bene l'arancia e tagliala a fette, poi tienila da parte.
- Versa in una pentola il vino con lo zucchero e aggiungi tutte le spezie.
- Se hai tempo e aspetti ospiti, metti tutti gli ingredienti a infondere nella pentola fino a quando suoneranno alla porta.
- Porta a ebollizione il vino, a fuoco basso. Il vino deve fremere, non bollire forte, per circa 5 minuti.
- A questo punto, prendi un fiammifero e dai fuoco ai vapori alcolici residui.
- Versa il vino bollente – passandolo attraverso un colino per filtrare le spezie – nei bicchieri in cui avrai messo una fettina d’arancia fresca.