Mare, sole e street food

La Ftira, il panino delle spiagge maltesi

Tempo di lettura: 4 minuti

Hai detto panino da spiaggia? A Malta si chiama ftira e sa di pomodori al sole, capperi e mare cristallino. Scopri perché non potrai più fare a meno di questa semplice specialità tradizionale maltese, che colpisce al cuore chi pensa di andare alla conquista del Mediterraneo e invece viene conquistato al primo morso.

Una crosta croccante, un cuore mediterraneo

Esiste un panino farcito con l’anima del Mediterraneo. Si chiama ftira e a Malta è una cosa seria (ma anche a Gozo, l’isoletta maltese con le spiagge più belle mai viste, di cui vi raccontiamo in un articolo).

Non è un semplice street food, ma un rito, una dichiarazione d’amore per la vita semplice, il mare salato e il sole cocente. La ftira è il panino che non sapevi di desiderare finché non l’hai assaggiato, possibilmente in spiaggia, con le dita unte d’olio e sabbia tra le pagine del libro che stai leggendo. È un piccolo capolavoro che ti porta via con sé in una gita culinaria tra uliveti, mercati locali e pescatori che sanno ancora raccontare storie.

Che cos’è la ftira

La ftira è un pane a forma di ciambella schiacciata, con una consistenza che ricorda la focaccia genovese ma con una crosta decisa e un interno morbido e arioso. Si mangia da sola, appena sfornata, oppure usata come base per creare un panino che più mediterraneo di così non si può.

Di solito viene farcita con ingredienti semplici e localissimi: tonno sott’olio, pomodori maturi, cipolle crude, capperi, olive e una bella dose d’olio d’oliva. È perfetta da portare in spiaggia, non solo perché migliora col tempo – inzuppandosi per bene di olio e succhi – ma anche perchè, se la prepari evitando le proteine animali, avrai due vantaggi a) la mamma che di solito urla nel tuo cervello “non fare il bagno dopo mangiato”, anche se hai già quarant’anni, strillerà così flebile da poterla ignorare b) la ftira, avvolta nella carta da pane, può stare al caldo nello zaino, senza particolari pericoli per la tua salute.

Ftira

Dove mangiare la ftira a Malta

Uno dei piaceri più autentici del tuo viaggio a Malta sarà senza dubbio addentare una ftira fatta bene. La trovi ovunque, in ogni panetteria, bar o kiosk dell’isola, ma alcune versioni sono più leggendarie di altre. Se vuoi iniziare con una certezza, passa da Maxims Pastizzi a San Ġiljan, dove la ftira è un’arte tramandata da generazioni. Oppure fermati al Crystal Palace Bar a Ir-Rabat, uno di quei posti senza fronzoli dove la gente del posto fa la fila alle 7 del mattino per accaparrarsi la ftira appena sfornata: puoi anche prenderla da asporto e mangiarla seduto sulle mura di Mdina guardando il panorama.

Come ordinare una ftira senza sembrare un turista sprovveduto

Ecco il vocabolario essenziale da panino perfetto a Malta:

  • Ftira biz-zejt = la classica condita con olio, tonno, capperi, olive, cipolla.
  • Ftira mimlija = farcita, ma in modo più creativo, con aggiunte di formaggi locali o sottaceti.
  • Ftira biż-żejt u t-tadam = olio e pomodoro, versione minimalista ma soddisfacente (l’ideale per la spiaggia).

Un piccolo trucco da insider? Chiedi sempre di aggiungere ġbejna, il formaggio di capra tipico maltese, per un twist extra-cremoso.

Come preparare la tua ftira da spiaggia, anche se non sei a Malta

L’UNESCO ha inserito la ftira nel patrimonio culturale immateriale di malta. Questo panino è una storia che si mangia ma, dal momento che in spiaggia viene un languorino che la storia non sazia a sufficienza, ecco una mini guida gourmet per prepararla e impacchettarla:

  1. Pane ftira artigianale – Se non sei a Malta, puoi cercare qualcosa che si avvicini da un buon fornaio: pane arabo, ciabattina soffice, focaccia alta ma croccante, tasca sarda
  2. Pomodori maturi – Meglio se a temperatura ambiente e leggermente schiacciati sulla mollica.
  3. Tonno sott’olio – Il migliore che trovi. Filetti di ventresca? Benissimo.
  4. Cipolla rossa cruda – Tagliata finissima.
  5. Capperi e olive nere – Meglio se dissalati e le olive senza nocciolo (che il dentista è in vacanza pure lui)
  6. Olio extravergine d’oliva – Da usare senza ritegno.
  7. Optional sfiziosi – Ġbejna, pomodori secchi, cetriolini, foglie di basilico.

Avvolgi tutto in carta da pane, metti nella borsa frigo insieme a una bottiglia d’acqua (o un Kinnie, la bibita maltese alla china e arancia) e via: spiaggia, sole e soddisfazione.

Croccante, succosa, grondante olio e aromi

Portata Street food
Cucina Maltese, Mediterranea
Tempo di preparazione 10 minuti
Porzioni 1 persona

Attrezzatura

  • 1 tagliere
  • 1 coltello affilato
  • q.b. carta vegetale o da panettiere

Ingredienti

  • 1 ftira o un panino analogo
  • 1 pomodoro maturo
  • q.b. cipolla rossa affettata sottile
  • 1 cucchiaio olive nere tipo kalamon denocciolate
  • 1 cucchiaino capperi dissalati
  • 1 filetto tonno sott'olio
  • 6 foglie basilico fresco
  • q.b. formaggella di capra fresca

Procedimento

  • Questo è un panino da spiaggia, non ha bisogno di troppe spiegazioni, vero?
  • Prepara gli ingredienti che preferisci e soprattutto trova il pane giusto: la ftira se sei a Malta o un pane artigianale analogo se ti trovi in altri punti del Mediterraneo.
  • Dissala i capperi, sciacquandoli sotto l'acqua calda; sgocciola il tonno; affetta il pomodoro, conservando la sua acqua di vegetazione (puoi anche condirlo leggermente con sale e olio).
  • Farcisci il panino con tutto quello che ti piace e che è tipico della ftira maltese, senza dimenticare il tocco gourmet di alcune foglie di basilico fresco, lasciate intere.
  • Stringi bene il panino nella carta da alimenti e portalo in spiaggia ma non dimenticarti i tovagliolini…

In qualità di Affiliato Amazon riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei

SCRITTO DA

Leggi anche

Animali feriti, voli mozzafiato, inseguimenti al cardiopalma. Cinque immagini-chiave che, secondo la psicologia, svelano attraverso i sogni dove stai sanguinando, dove vuoi volare o da cosa stai scappando.
L’autore di Mirabilia torna con un libro che attraversa fantascienza, filosofia e psicanalisi. Otto racconti per chi ama avventurarsi nei territori del possibile e dell’impossibile.
Hai mai pensato a quanti baci dai in una vita? Il bacio non è solo un atto d’amore, è anche un esercizio di benessere. Quindi: bacia che ti passa.
Ironico come un cane che fa la linguaccia a un re, tenero come un bacio rubato dallo specchietto retrovisore: Elliott Erwitt arriva a Roma con Icons, la mostra che ci ricorda che la bellezza sta negli attimi colti ma un mago. Dal 28 giugno al 21 settembre 2025 a Roma, Palazzo Bonaparte.