Dove il tempo non corre

Gozo a giugno, il manifesto dello slow travel

Tempo di lettura: 5 minuti

Lo slow travel non è una moda ma una ribellione gentile: l’isola di Gozo è il luogo ideale per provarlo davvero, a giugno.

Non è solo fare le vacanze più piano. Lo slow travel è un atto di disobbedienza minima in un mondo che ci vuole veloci, produttivi e multitasking anche in vacanza. Significa scegliere di non spuntare tutto, ma di assaporare qualcosa per davvero. Non serve andare lontano, serve andare in profondità.

A volte serve proprio un’isola.

Gozo è la sorella minore (e più introversa) di Malta, separata solo da 25 minuti di traghetto attraverso un mare così trasparente da sembrare irreale. Si raggiunge facilmente dall’Italia con un volo low cost su Malta e una breve traversata. E da lì, tutto cambia ritmo.

Nel turismo lento, il tempo è un ingrediente. Si scoprono le storie, si ascoltano gli accenti, si mangia senza fare foto prima. E magari, si riscopre un’altra idea di sé, meno performativa, più presente.

Gozo è uno state of mind

Se Malta è la sorella trendy con la moto d’acqua, Gozo è quella più fricchettona che raccoglie fichi e ti fa assaggiare il pane fatto in casa. A giugno, quando il turismo di massa ancora non è arrivato, Gozo è perfetta. Silenziosa, profumata di erbe selvatiche, rocciosa e tenera come le sue scogliere.
Qui lo slow travel accade da sé. Le strade sono poche, la fretta non esiste, la connessione prende male. Ci si muove a piedi, in bici, in barca a remi. I borghi come Xagħra o Nadur sembrano usciti da un racconto antico. Si può osservare la luce cambiare su un tempio megalitico, visitare la cattedrale senza cupola della Cittadella di Victoria o chiacchierare con un nonno che prepara i Gbejniet (formaggini di capra).

Le 3 spiagge più tranquille di Gozo e dintorni

Tranquille solo se ci vai a giugno, perché in alta stagione sono affollatissime anche loro.

San Blas Bay
Piccola, nascosta, accessibile solo con una discesa ripida (ma ne vale la pena). Sabbia rossa, zero bar, tanta pace.

Hondoq ir-Rummien
Vicina a Qala, amata dai locals, con acqua trasparente e scogli perfetti per chi legge o medita al sole.

Laguna Blu, Comino
Quella del film Paradise – The Blue Lagoon con una giovanissima Brooke Shields. Un attimo di nostalgia ti riporta subito al 1982, per chi c’era.
Se vai presto la mattina (o resti fino a tardi), la trovi quasi deserta. Mare così turchese da sembrare finto, scogli candidi, silenzi sospesi. Ci arrivi in pochi minuti di barca da Gozo.

Laguna blu / Comino / Foto ©Cristina Del Re
Gozo / Foto ©Cristina Del Re

Elogio alla lentezza: le saline di Xwejni

Lungo la costa nord dell’isola, nei pressi di Marsalforn, si estende un paesaggio surreale: le Saline di Xwejni. Una scacchiera di vasche scavate nella roccia calcarea, dove il sale viene raccolto ancora a mano, vasca dopo vasca.
Qui la lentezza non è una scelta estetica, ma una necessità antica. Al tramonto le saline si tingono di rosa e oro e osservare i gesti lenti dei raccoglitori è come vedere il tempo fare pace con se stesso.

Saline di Xwejni – Gozo / Foto ©Cristina Del Re
Saline di Xwejni – Gozo / Foto ©Cristina Del Re

E se la lentezza fosse una forma di ecologia?

Fare slow travel è anche un gesto ecologico. Non solo per l’ambiente (meno spostamenti, meno sprechi), ma per la mente. È come passare da un feed in loop a una pagina di diario.
Gozo ti invita a farlo. Ti mette davanti un tramonto da vedere senza filtri, un cammino tra i cactus, tra una ftira con pomodori secchi e olio buono e una Cisk. E ti chiede: quanto ti serve davvero per sentirti in vacanza?

E se ti stai chiedendo cosa sia la Ftira, ecco la ricetta del panino maltese più amato

Croccante, succosa, grondante olio e aromi

Portata Street food
Cucina Maltese, Mediterranea
Tempo di preparazione 10 minuti
Porzioni 1 persona

Attrezzatura

  • 1 tagliere
  • 1 coltello affilato
  • q.b. carta vegetale o da panettiere

Ingredienti

  • 1 ftira o un panino analogo
  • 1 pomodoro maturo
  • q.b. cipolla rossa affettata sottile
  • 1 cucchiaio olive nere tipo kalamon denocciolate
  • 1 cucchiaino capperi dissalati
  • 1 filetto tonno sott'olio
  • 6 foglie basilico fresco
  • q.b. formaggella di capra fresca

Procedimento

  • Questo è un panino da spiaggia, non ha bisogno di troppe spiegazioni, vero?
  • Prepara gli ingredienti che preferisci e soprattutto trova il pane giusto: la ftira se sei a Malta o un pane artigianale analogo se ti trovi in altri punti del Mediterraneo.
  • Dissala i capperi, sciacquandoli sotto l'acqua calda; sgocciola il tonno; affetta il pomodoro, conservando la sua acqua di vegetazione (puoi anche condirlo leggermente con sale e olio).
  • Farcisci il panino con tutto quello che ti piace e che è tipico della ftira maltese, senza dimenticare il tocco gourmet di alcune foglie di basilico fresco, lasciate intere.
  • Stringi bene il panino nella carta da alimenti e portalo in spiaggia ma non dimenticarti i tovagliolini…
Foto ©Cristina Del Re

Il silenzio verticale delle scogliere

Per finire chiudi gli occhi e immagina le scogliere di Ta’ Ċenċ, alte fino a 120 metri, scolpite nel tempo dalla forza del mare. Sono fatte di calcarenite corallina, la pietra dorata che costruisce l’anima dell’isola.
Cammina lungo il bordo, lasciati sferzare dal vento, ascolta solo il rumore delle onde che si infrangono laggiù. Nessuna connessione, nessuna notifica. Solo il silenzio verticale delle cose vere.

Non ti resta che partire.

Gozo / Foto ©Cristina Del Re

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