C’è un’Italia da ammirare senza filtri, quella delle Case Museo, dei castelli e dei borghi della provincia di Brescia. Luoghi in cui la storia si respira nelle pietre, nei giardini, negli arredi intatti da secoli. Se ti piace perderti tra palazzi barocchi e manieri gotici, oppure sederti in una piazza di un borgo a sorseggiare un Franciacorta, questa è la tua meta ideale.
Il Vittoriale degli Italiani, la follia sublime di D’Annunzio
Ci sono luoghi che sono stati costruiti per stupire e tra di essi c’è senza dubbio il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera. Non è solo una casa, né un museo, ma una vera autobiografia in pietra e giardini: la scenografica dimora del poeta Gabriele D’Annunzio, eretta dal 1921 come tributo al suo genio e alle sue imprese.
Immagina di varcare la soglia della Prioria, l’abitazione del Vate, e ritrovarti in un universo crepuscolare, illuminato da lampade soffuse e filtrato da pesanti drappi. Ogni stanza è un palcoscenico di simboli e rituali: la stanza della Musica, dove Luisa Bàccara suonava per lui dietro un tendaggio; la stanza del Lebbroso, concepita come ultima dimora; l’Officina, lo studio del “poeta operaio della parola”.
Più di 10.000 oggetti e 33.000 libri raccontano il culto dell’estetica e della conoscenza di D’Annunzio, in un continuo dialogo tra arte, filosofia e vanità.
All’esterno, il parco è una meraviglia scenografica: tra giardini, fontane e un anfiteatro con vista sul lago, spiccano cimeli militari incastonati nella collina, come la prua dell’incrociatore Puglia o il motoscafo MAS 96, simboli della “Beffa di Buccari”. In cima, il Mausoleo domina Gardone Riviera come un tempio pagano alla memoria del poeta e dei suoi fedelissimi. Visitare il Vittoriale non è solo turismo culturale ma un’esperienza sensoriale, un viaggio dentro la mente di un genio megalomane che ha fatto dell’arte un modo di vivere.


Villa Bettoni, la Versailles sul Garda
A Bogliaco, frazione di Gargnano, si apre una visione settecentesca che lascia senza fiato: Villa Bettoni, un gioiello barocco che specchia la sua eleganza sulle acque del Garda. Le sue sale, riccamente affrescate e ornate di stucchi, hanno accolto personaggi come Puccini, Hugo e perfino Napoleone Bonaparte.
Qui, l’arte incontra la teatralità: la Quadreria custodisce tele preziose, mentre la grande scalinata centrale, che collega i tre piani fino al salone principale, sembra una dichiarazione d’amore al fasto. Dietro la villa, il giardino all’italiana disegnato con simmetria perfetta regala vedute da romanzo settecentesco, tra statue, fontane e una grotta artificiale.


Casa del Podestà, un tuffo nella cultura borghese
A Lonato del Garda, la Casa del Podestà è una macchina del tempo perfettamente funzionante. Parte del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como, conserva ambienti e arredi di fine Ottocento rimasti intatti. Ogni sala è un piccolo museo privato, tra dipinti, maioliche, e mobili scolpiti.
Il giardino custodisce un tesoro inaspettato: una biblioteca con 52.000 volumi, dal XII al XIX secolo, fra cui manoscritti miniati, incunaboli e lettere autografe di Ugo Foscolo. Un paradiso per bibliofili, ma anche per chi ama respirare il fascino delle dimore abitate dal sapere. E se sei in zona, ricorda che qui ogni primavera sboccia anche la rassegna che celebra la natura e il design botanico.

Casa Zani, la meraviglia privata di un collezionista
Appena fuori Brescia, a Cellatica, si trova la sorprendente Casa Zani, una dimora che racchiude oltre 850 opere d’arte collezionate dall’imprenditore Paolo Zani.
Un piccolo Louvre domestico dove convivono dipinti di Canaletto, Tiepolo, Guardi, Boucher e mobili di Maggiolini, con storie degne di un romanzo: dai cigni dorati di Madame de Pompadour al quadro appartenuto a Sophia Loren.
Il giardino all’italiana, progettato come prosecuzione del museo, è una scenografia verde da scoprire lentamente, tra piante rare e statue antiche.

I castelli da fiaba di Montichiari e Padernello
Il Castello Bonoris di Montichiari sembra uscito da un film Disney. Ma dietro le torri neomedievali si nasconde una storia più recente: quella del conte Gaetano Bonoris, che tra Ottocento e Novecento lo fece edificare in stile gotico, ispirandosi ai manieri valdostani. Gli interni affrescati e i giardini all’inglese sono una delizia per gli occhi e per l’immaginazione.
Poco più in là, nella campagna della Bassa Bresciana, il Castello di Padernello racconta otto secoli di storia tra fossati, ponti levatoi e stanze affrescate. Qui l’arte si intreccia con la sostenibilità: la Fondazione che lo gestisce organizza eventi, mostre e mercatini dedicati ai prodotti del territorio.
Attraversato il ponte, ti accoglie un cortile porticato e un silenzio che sembra appartenere a un’altra epoca. E per chi ama la land art, imperdibile è la passeggiata fino al Ponte San Vigilio, opera di rami intrecciati dell’artista Giuliano Mauri.

Borghi senza tempo
Non c’è provincia in Italia che possa vantare un simile mosaico di Borghi più belli d’Italia: Bagolino, Bienno, Gardone Riviera, Tremosine e Monte Isola.
Ciascuno è un piccolo universo dove il tempo rallenta, e il lusso coincide con la semplicità.
A Bagolino assaggia il Bagòss, formaggio allo zafferano unico al mondo o visita il paese durante le feste invernali. A Bienno, ascolta il suono delle fucine medievali che raccontano la storia del ferro. A Gardone Riviera, oltre al Vittoriale, ti aspetta il Giardino Botanico Andrè Heller, opera d’arte viva tra flora esotica e sculture contemporanee.
Tremosine offre un’emozione a picco sul lago, dalla celebre Terrazza del Brivido, mentre Monte Isola è un paradiso senz’auto, da esplorare solo a piedi o in bicicletta.

Cover foto: Montichiari / Castello Bonoris / Cortile interno