Cocktail legato a un immaginario colorato fresco e divertente come una serata ad Acapulco tra divi di Hollywood degli anni ’50, il Margarita non è per tutti.
Per prima cosa la sua gradazione alcolica è piuttosto elevata ma viene camuffata dalla connotazione sour, cosa che lo rende veramente pericoloso: dopo il primo, ti viene spontaneo dire “cosa sarà mai, bevo anche il secondo e magari anche il terzo”, per ritrovarti in un batter d’occhio seduto sul marciapiede senza ricordare il tuo nome.
Proprio il sapore agrodolce e salino, tuttavia, potrebbe darti uno shock così forte – un po’ come sbattere la fronte contro uno sportello della cucina – dal farti desistere dalla sbronza. Devi per forza provare e decidere se il Margarita fa per te, nel bene o nel male, o passare ad un altro cocktail del magico mondo della mixology.
La ricetta del Margarita è semplice e iconicamente da brivido come il paese da cui proviene, il Messico. Ricorda che devi avere ottimi ingredienti ma anche il bicchiere adatto: non c’è Margarita senza la sua coppa da orlare con il sale fino, a forma di sombrero rovesciato.
Questo cocktail deve essere fatto e gustato al momento, non è possibile prepararlo in anticipo, ma permette alcune varianti particolarmente fresche, come la fragola, il cranberry o il frozen Margarita, che si prepara nel frullatore con il ghiaccio come un sorbetto di frutta.
Il classico di Tijuana

Attrezzatura
- 1 shaker
- 1 Strainer
- 1 coppa margarita
Ingredienti
- 3.5 cl Tequila
- 2 cl Triple Sec
- 1,5 cl succo di lime
- 1 fetta di lime
- q.b sale fino
Istruzioni
- Passa la coppa margarita nel ghiaccio per raffreddarla, poi strofina il fondo e il bordo del bicchiere con una fetta di lime.
- Brina il bordo della coppa con il sale fino.
- Versa nello shaker tequila, triple sec e succo di lime con altrettanto ghiaccio. Shakera per 5 secondi e versa il cocktail nella coppa, dopo averlo passato allo strainer.
- Decora con la fetta di lime.
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