Tregua all’hangover

Rimedi mondiali per il post sbronza

Tempo di lettura: 4 minuti

Dalla Corea del Sud alla Norvegia passando per l’Italia del bicarbonato, abbiamo raccolto dieci rimedi anti-hangover che i popoli del mondo giurano funzionino davvero. Dalle zuppe piccanti alle molecole da banco, passando per cetriolini sott’aceto e citazioni di Ibsen. Spoiler: non sostituiscono l’acqua e il buon senso.

Tra dolore e redenzione

Ci siamo passati tutti. Quella festa che “solo un bicchiere”, poi due, poi il giro di amari, poi “assaggia questo cocktail è artigianale”. Il giorno dopo è sempre lo stesso teatro dell’assurdo: testa che pulsa, stomaco in rivolta, dignità dispersa come il ghiaccio sciolto del mojito.

Ma l’hangover – o sbronza, per dirla alla nostrana – è anche una grande livella democratica. Colpisce studenti e manager, intellettuali e influencer, femministi, queer, slow-liver e perfino chi “beve solo naturale”. Non discrimina, ma ci lascia tutti piegati su Google alle 8 del mattino a cercare “rimedi post sbronza immediati”.

E allora eccoci qui: 10 rimedi da tutto il mondo, tra tradizione, scienza e follia lucida. Nessuna bacchetta magica, solo piccoli aiuti da culture diverse per affrontare la giornata con un po’ più di grazia (e un po’ meno nausea).

I cetriolini dell’Est

Può suonare come la punizione di un reality show, ma il pickle juice è un classico dell’Europa centrale e nei paesi slavi. Dopo una notte di vodka, i russi non cercano Red Bull o croissant caldi, ma si versano un bicchierone del liquido che conserva i cetriolini.

Perché funziona?
Contiene elettroliti (sodio, potassio, cloruro) utili per reidratare il corpo. Inoltre, l’aceto stimola la digestione e aiuta a placare la nausea. È come un Gatorade, ma col sapore della disperazione.

Kimchi Jjigae in Corea del Sud

I coreani hanno portato l’arte della zuppa post-sbronza a livelli da Michelin. La kimchi jjigae è una zuppa calda e molto piccante a base di cavolo fermentato, tofu e pancetta, perfetta per sudare via i demoni della sera prima.

Perché funziona?
La fermentazione del kimchi fornisce probiotici benefici per il sistema digestivo, mentre il piccante stimola la circolazione e fa sudare. Una detox naturale che brucia violentemente i demoni della notte.

Ukon No Chikara in tutti i konbini del Giappone

Letteralmente “Il potere della curcuma”, è una bevanda giapponese venduta nei konbini (minimarket) e spesso consumata prima o dopo aver bevuto. L’Ukon No Chikara sembra innocente, ma è il sacro Graal dell’anti-hangover nipponico. Noi l’abbiamo provata e ciao ciao hangover.

Perché funziona?
La curcuma è nota per le sue proprietà antinfiammatorie e protettive del fegato. Inoltre, contiene vitamina C, vitamina B6 e taurina. Più che una bibita, una mini seduta di agopuntura liquida.

Katerfrühstück in Germania

Traducibile con “colazione da post-sbronza”, la Katerfrühstück è una combinazione da brividi: Rollmops (aringhe arrotolate sott’aceto con cipolle senape e aromi), cipolle crude e pane nero. Il tutto accompagnato da caffè forte. Menzione d’onore per la birra leggera, che in alcuni casi si usa “per pareggiare”.

Perché funziona?
Grassi e proteine per stabilizzare il livello di zuccheri nel sangue, acidi per stimolare la digestione (esattamente come il succo di cetriolini slavo) e… coraggio per affrontare l’odore.

Henrik Ibsen e la tradizione norvegese

Per gli appassionati di letteratura, un rimedio classico norvegese si trova già nell’opera L’anatra selvatica di Henrik Ibsen: pane nero con burro e aringhe affumicate. La tradizione norvegese lo propone ancora oggi come cura per rimettersi in piedi il giorno dopo.

Perché funziona?
I grassi aiutano a rallentare l’assorbimento dell’alcool residuo e forniscono energia immediata. Le aringhe sono ricche di omega-3, che possono ridurre l’infiammazione cerebrale (ovvero il mal di testa).

Bacon Sandwich in UK

In Inghilterra, il giorno dopo una pinta di troppo si celebra con un panino unto e glorioso: abbondante pancetta croccante dentro pane bianco caldo, condito a piacere con burro salato, ketchup, brown sauce e senso di colpa.

Perché funziona?
Il grasso della pancetta rallenta l’assorbimento dell’alcol residuo, mentre i carboidrati aiutano a ristabilire il glucosio nel sangue. Non è salutare, ma cosa lo è alle 7 del mattino dopo una sbornia?

Menudo in Messico

Non è un gruppo pop latino ma una zuppa a base di trippa di manzo, peperoncino, aglio e origano. Si serve bollente, preferibilmente con tortillas e lime. I messicani la considerano una pozione magica per “limpiar el cuerpo”.

Perché funziona?
L’alto contenuto proteico e salino aiuta a reidratare e nutrire. Inoltre, la capsaicina del peperoncino stimola il metabolismo. La trippa, tuttavia, è questione di fede.

Bubur Ayam in Indonesia

Il bubur ayam è una delicata porzione di riso in brodo con pollo, uovo sodo, zenzero, cipollotto e soia. Confortante come un abbraccio post sbronza triste, ma con più carboidrati.

Perché funziona?
Zenzero contro la nausea, riso per assorbire l’acido gastrico, proteine leggere e sali minerali. La dolcezza dell’Asia che ti dice “ti perdono”.

Bicarbonato e limone della nonna italiana

Non potevamo non citare il grande classico della nonna italiana: un bicchiere d’acqua tiepida con un cucchiaino di bicarbonato e il succo di mezzo limone. Non sarà alla moda, ma è un rituale nazionale.

Perché funziona?
Il bicarbonato tampona l’acidità di stomaco, il limone stimola la digestione e l’acqua idrata. È l’unico rimedio che trovi anche nella borsa della zia in chiesa.

Ovunque ci sia una farmacia

Alcuni farmaci da banco possono aiutare a lenire i sintomi del post sbronza, ma attenzione: vanno usati con criterio e mai mescolati all’alcol (non è una battuta). I principali sono: aspirina, ibuprofene e paracetamolo, tutti antinfiammatori contro mal di testa e dolori muscolari ma attenzione allo stomaco e al fegato già sotto grande stress. Vitamina B e C: aiutano a reintegrare ciò che l’alcool ha distrutto nella notte. Integratori di sali minerali: potassio, magnesio e sodio per reidratare in fretta. N-acetilcisteina (NAC): utile per sostenere il fegato, ma da assumere solo sotto consiglio medico. In ogni caso, sarebbe opportuno chiedere consiglio al farmacista.

La sobrietà è il nuovo nero?

Tutti questi rimedi hanno un loro perché, un retrogusto etnico o poetico e persino una base scientifica ma nessuno, lo diciamo chiaramente, è in grado di cancellare i danni dell’alcol sul corpo e sulla mente.

La vera cura? Bere meno e meglio, farlo con consapevolezza, con tanta acqua a portata di mano e magari evitando quell’ultimo shot di tequila. Ma se proprio devi affrontare un hangover globale, fallo con stile: scegli la tua pozione, recita Ibsen sottovoce e abbraccia una zuppa come fosse un tesoro. La sbronza passerà. Il ricordo della figura che hai fatto al karaoke, purtroppo, no.

Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo con quella persona che dice sempre “tanto io reggo” e poi si risveglia parlando polacco.

In qualità di Affiliato Amazon riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei

Leggi anche

Animali feriti, voli mozzafiato, inseguimenti al cardiopalma. Cinque immagini-chiave che, secondo la psicologia, svelano attraverso i sogni dove stai sanguinando, dove vuoi volare o da cosa stai scappando.
L’autore di Mirabilia torna con un libro che attraversa fantascienza, filosofia e psicanalisi. Otto racconti per chi ama avventurarsi nei territori del possibile e dell’impossibile.
Hai mai pensato a quanti baci dai in una vita? Il bacio non è solo un atto d’amore, è anche un esercizio di benessere. Quindi: bacia che ti passa.
Ironico come un cane che fa la linguaccia a un re, tenero come un bacio rubato dallo specchietto retrovisore: Elliott Erwitt arriva a Roma con Icons, la mostra che ci ricorda che la bellezza sta negli attimi colti ma un mago. Dal 28 giugno al 21 settembre 2025 a Roma, Palazzo Bonaparte.