Lo Spritz è diventato talmente celebre che, da cocktail prettamente veneto, si è trasformato in drink universale, imbottigliato già pronto nella versione Aperol.
Le origini dello Spritz
La storia dello Spritz è nota: il nome comincia a diffondersi durante la dominazione austriaca del Veneto. I soldati amano i vini bianchi locali ma, per evitare esagerati giramenti di testa, adottano l’usanza locale di allungare “l’ombra” (così si chiama il bicchiere di vino servito ad ogni ora del giorno) con dell’acqua. Nello specifico, chiedono di aggiungere (quando disponibile) l’acqua di soda inventata a fine ‘700 da Jacob Schweppe: il nome Spritz nasce semplicemente dal verbo tedesco spritzen che significa appunto “spruzzare”.
Il primo Spritz: lo Spritz bianco
Ancora oggi se chiedi uno Spritz bianco in Veneto, ti sarà servito un calice di vino bianco fermo, spruzzato con soda o gassosa e una scorzetta di limone.
Le prime evoluzioni dello Spritz – che portarono al cocktail contemporaneo – si vedono a partire dalla diffusione dei sifoni per il Seltz nei primi anni del ‘900 e con la moda di aggiungere un goccio di bitter a partire dagli anni ’20 dello stesso secolo.
Vino bianco fermo o Prosecco?
Attualmente il Prosecco è l’ingrediente principe per lo Spritz, declinato in tutte le sue varianti più o meno celebri
La ricetta ufficiale IBA
Attrezzatura
- 1 calice da vino
- 1 bar spoon
Ingredienti
- 90 ml Prosecco
- 60 ml Aperol
- q.b. soda
- q.b. ghiaccio
- 1 fetta arancia gialla
Procedimento
- Questo cocktail è semplicissimo e si prepara con la tecnica "build over ice", ossia gli ingredienti vengono versati direttamente nel bicchiere pieno di ghiaccio e si mescola delicatamente con il bar spoon prima di servire.
- Metti nel bicchiere 5 cubetti di ghiaccio, versa il Prosecco, l'Aperol e uno splash di soda. Guarnisci con una fetta d'arancia.
Aperol e Campari Spritz
Lo Spritz maggiormente richiesto è senza dubbio l’Aperol Spritz, complice anche un’ottima campagna di marketing durata decenni.
La ricetta ufficiale IBA è la seguente: 3 oz di Prosecco, 2 oz di Aperol, uno splash di Soda. Da questa base si passa alle varianti: la prima è quella a base di Campari che fa virare il colore del cocktail da arancione a rosso.
Select Spritz
A volte viene chiamato semplicemente Veneziano: lo Spritz miscelato con Select possiede una nota amara, erbacea e aromatica molto apprezzata dagli intenditori. In maniera analoga, si usa il Punt e Mès, vermouth dalla nota chinata nato a Torino nel 1870.
I twist più moderni dello Spritz
Una volta assodato che con il Prosecco giusto e uno splash di bitter viene bene qualsiasi cocktail, negli anni si sono sperimentate varianti con Cynar, Rabarbaro, liquori e amari che esprimono di volta in volta note fruttate, floreali o prettamente erbacee.
Hugo, lo Spritz estivo
“Hugo” un cocktail nato nel 2005 in Alto Adige dal bartender Roland Gruber: alla base prosecco, si aggiungono sciroppo di sambuco, soda, menta e lime. Sempre in Alto Adige, è molto diffusa la versione alla mela.