Un mondo in otto tappe

George Simenon, i viaggi di un romanziere

Tempo di lettura: 3 minuti

Georges Simenon non voleva essere uno scrittore qualsiasi, ma un romanziere. E non uno solo, voleva essere tanti. Per questo si firmava Georges Sim, Simen, G. S., come se già sapesse che ogni suo viaggio avrebbe generato una nuova identità narrativa.

La mostra “Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere”, alla Galleria Modernissimo di Bologna fino all’8 febbraio 2026, è un invito a percorrere quei viaggi: Liegi, Parigi, l’Africa, l’America, l’Italia e soprattutto l’universo interiore del suo metodo di scrittura.
Alla Galleria Modernissimo, la Cineteca di Bologna e John Simenon (sì, proprio il figlio) hanno costruito un itinerario che è insieme biografico, letterario e cinematografico.


Simenon e la pioniera della fotografia d’avanguardia Germaine Krull, a bordo dell’Ostrogoth. Insieme realizzarono il primo romanzo poliziesco illustrato La Folle d’Itteville, con 104 fotografie a corredo del testo. 1931 / Coll. John Simenon.
© Simenon.™

Un mondo visto da dietro una lente

Simenon viaggiava molto, fotografava tutto e scriveva in modo maniacale. In mostra trovi buste gialle con gli scheletri dei romanzi, pipe, matite, lettere, album fotografici della prima moglie Tigy.
Ci sono anche le immagini che lui stesso ha scattato negli anni ’30, proiettate per la prima volta su grandi schermi. Non solo testimonianze, ci sono frammenti di un mondo osservato senza mai indulgere nello sguardo turistico. Una forma di documentazione che rasenta il cinema, a cui Simenon si è sempre sentito affine nel metodo. Scrivere era per lui come dirigere, ogni scena pensata e visualizzata, ogni personaggio “recitato” prima di essere scritto.


Installation view Galleria Modernissimo, Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere. 
Credits Cineteca di Bologna, foto Margherita Caprilli

Maigret, Fellini e altre meraviglie

In una delle sale, Simenon incontra il cinema: Melville, Truffaut, Tavernier, Amalric. E poi Fellini, con cui nacque un rapporto di amicizia fatto di telegrammi, lettere e un consiglio editoriale: passare ad Adelphi. È così che Simenon entra in una nuova fase editoriale e culturale. Nella retrospettiva al Cinema Modernissimo, parallelamente alla mostra, si ritrovano tutte le incarnazioni filmiche del suo mondo, Maigret in primis, che in Italia ha avuto il volto inconfondibile di Gino Cervi.
Extra bonus: i visitatori potranno ascoltare alcuni incipit dei suoi romanzi nelle pensiline degli autobus, grazie agli audiolibri Emons. Perché la città, per un po’, parlerà con la sua voce.


Installation view Galleria Modernissimo, Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere. 
Credits Cineteca di Bologna, foto Margherita Caprilli


Info

Georges Simenon
Otto viaggi di un romanziere

Una mostra a cura di Gian Luca Farinelli e John Simenon
Scenografie di Giancarlo Basili

Bologna, Galleria Modernissimo (Piazza Re Enzo)
10 aprile 2025 – 8 febbraio 2026
www.cinetecadibologna.it

Orari
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, ore 14-20
sabato, domenica e festivi, ore 10-20
martedì, giorno di chiusura

Biglietti
intero € 14
ridotto € 11

Cover foto: Installation view Galleria Modernissimo, Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere. Credits Cineteca di Bologna, foto Margherita Caprilli

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