Mia madre mi fa impazzire

Tre donne, una terapia: la complessità madre-figlia raccontata da Lucrezia Sarnari

Tempo di lettura: 4 minuti

Negli ultimi anni, la richiesta di supporto psicologico ha registrato un aumento significativo, in particolare tra i giovani adulti e la generazione millennial. Secondo i dati presentati dall’ Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi, il ricorso ai servizi di psicologia è passato dal 29% nel 2020 al 39% nel 2024, un incremento notevole, dovuto anche agli effetti della pandemia. Questo cambiamento riflette una maggiore consapevolezza del benessere mentale e una riduzione dello stigma verso la figura dello psicologo, percepito sempre più come una guida essenziale per affrontare sfide personali e migliorare la qualità della vita. Tra i Millennials e Gen Z, in particolare, emerge una visione della psicologia non solo come strumento di cura, ma anche come risorsa preventiva per affrontare il disagio prima che diventi insostenibile.

In fondo è così che inizia il romanzo di Lucrezia Sarnari “Mia madre mi fa impazzire” (People, collana Immaginazione, 25 ottobre 2024): una quasi diciottenne Carlotta soffre il proprio rapporto con la madre Elena e ancora di più quello tra Elena e Piera, la nonna. Decide così di trascinarle d’imperio dallo psicoterapeuta per un percorso di counselling familiare.

La questione è chiara fin dall’inizio: a questo mondo ci sarà sempre una donna impazzita a causa della madre. La domanda è: la psicoterapia può aiutare a fare chiarezza dentro di sé e a districare i nodi dell’inevitabilmente complesso rapporto madre-figlia?

Con la guida del dottor Battaglia, le tre iniziano un viaggio nella memoria e nelle loro storie familiari, alla ricerca di una nuova verità che giustifichi le proprie insicurezze e per risolvere il mistero della loro relazione prepotentemente disfunzionale.

Carlotta, Elena, Piera: la donna nella sua evoluzione

Piera, quasi settantenne, si è riscoperta punk e passionale dopo la vedovanza, veste alla Vivienne Westwood e sperimenta lo yoga tantrico. Elena ha avuto Carlotta a vent’anni; è bella, rigida e fragile, ma soprattutto nasconde il mistero della paternità della ragazza. Carlotta è alle prese con la scoperta della propria identità e con la formazione del proprio concetto di “normalità”. Nessuna di loro ha imparato a dimostrare l’amore che provano, vuoi perché non sono state amate abbastanza, vuoi perché nessuna madre ha potuto insegnarlo alla figlia, portando avanti un errore nascosto nella notte dei tempi.

Sarnari ci racconta le loro avventure relazionali in maniera quasi giocosa, riuscendo a mantenere un tono molto giovane, con una voce a tratti acerba, mentre analizza con acutezza le criticità e le peculiarità generazionali.

«Nessun figlio, in fondo, vuole davvero sapere che i propri genitori sono diversi da come appaiono, perché se lo scopri poi sei costretto a domandarti: “E io, invece, chi sono?”.»

Ph: Lucrezia Sarnari

La vita delle proprie madri, quella oltre alla genitorialità, è un mistero per tutte le figlie.

Carlotta, Elena e Piera affrontano la vita in maniera apparentemente diversa ma sono le “sfumature” della stessa donna, còlta in fasi differenti della propria esistenza: il bello è proprio scoprire come può evolvere una donna “fighissima” a tutte le età, senza limiti di realizzazione personale e capace di un caleidoscopio di emozioni.

Infine, in onore delle liste stilate da Carlotta nel romanzo, ecco i motivi per cui dovresti o non dovresti leggere “Mia madre mi fa impazzire” di Lucrezia Sarnari

Perché dovresti leggere “Mia madre mi fa impazzire” di Lucrezia Sarnari

  1. Perché è un libro leggero, ironico, arguto e che contiene delle buone dosi di verità in una trama romanzesca.
  2. Per avere la conferma definitiva – se mai ne avessi avuto bisogno – che le donne vivono una vita emotiva più intensa, complessa e faticosa del resto dell’umanità
  3. È inevitabile essere madri o figlie tremende ma puoi fartene una ragione e crescere
  4. Non hai ancora avuto il coraggio di prenotare uno psicoterapeuta ma in cuor tuo sai che può aiutare

…oppure perché non dovresti leggerlo

  1. Perché leggi solo romanzi rosa, dove tutto è passione travolgente e idillio eterno: tutte le sfumature dell’amore non ti interessano.
  2. Sei un uomo: questo libro ti riguarda poco o niente. I personaggi maschili sono marginali e ci va bene così: questo romanzo è paragonabile a un singolo femminile, non a un doppio misto.
  3. Non ti arrendi al fatto di essere una madre e una figlia tremenda, invece di risolvere il problema preferirai sempre litigare
  4. Non vuoi sentir parlare nemmeno per scherzo di psicoterapeuti e psicologia, perché tanto non servono a niente e sono solo un furto

Chi è Lucrezia Sarnari

Lucrezia Sarnari vive a Perugia, ma è di origine marchigiana. Ha scritto della sua esperienza legata alla maternità sul blog ceraunavodka.it che si è poi trasformato in una pagina Instagram (@ceraunavodka) in cui racconta la fatica di essere adulti (e genitori). Lavora come ufficio stampa e giornalista freelance collaborando con diversi siti e riviste. Per Rizzoli ha pubblicato Dieci cose che avevo dimenticato

Info

Mia madre mi fa impazzire
di Lucrezia Sarnari

Collana: Immaginazione
pp. 280 – euro 18,00
Formato: 14*20,5
ISBN 9791259792617

La Casa Editrice

People nasce da un’idea di Giuseppe Civati, Stefano Catone e Francesco Foti.
Una casa editrice con una missione: raccontare e indagare il cambiamento nella società. con un punto di vista laterale sul presente e sul suo divenire, con il fuoco sulle persone, le loro storie e idee. People vuole offrire una chiave di lettura per il tempo in cui viviamo, la “transizione matrioska”, in cui tutti i grandi mutamenti si tengono assieme e narrare persone, battaglie, trasformazioni. Un lavoro di indagine e scenario, per la pubblicazione di testi agili , accessibili a tutti, “pop” ma allo stesso tempo assolutamente rigorosi dal punto di vista scientifico.

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