Ai Magazzini del Sale di Venezia

Shipwreck Crime di Italo Rondinella

Tempo di lettura: 4 minuti

Shipwreck Crime – la personale del fotografo Italo Rondinella – è una delle tante mostre che sono state sospese per il lockdown e di cui è slittata la data di inaugurazione.

Continuare a parlare di esposizioni durante il periodo di chiusura forzata poteva sembrare un controsenso ma per noi non lo è: esattamente come accade con i musei che offrono tour virtuali, pensiamo che valga sempre la pena farsi un’idea di ciò che è bello anche attraverso uno smartphone, così cerchiamo di portarvi al centro di un evento attraverso le nostre gallery. Inoltre, gli artisti devono continuare ad essere seguiti, conosciuti e sostenuti. La bellezza e la cultura fanno bene all’anima, anche se sbirci male attraverso uno schermo e non puoi capirne la consistenza tridimensionale di un’opera d’arte. Anche se per un po’ di tempo la nostra vita sociale sarà diversa, è bene coltivare il desiderio. Non sappiamo se e quando le cose torneranno come prima, qualsiasi cosa si intenda, ma possiamo portarci avanti. Evolvere, per amore o per forza, fa parte della vita e noi qui ci occupiamo di ogni sua sfumatura.

Nello specifico, Shipwreck Crime tocca un argomento ancora di grande attualità: i problemi legati alla migrazione tra Lesbo e la costa turca non sono stati fermati dal Covid-19 e i lutti sono in cronaca, nonostante le notizie passino in secondo piano rispetto all’emergenza planetaria. Gli artisti ci ricordano anche che a volte è necessario distogliere lo sguardo da ciò che stiamo fissando per vedere il quadro generale.

Shipwreck Crime sarà ospitata all’interno degli antichi Magazzini del Sale – messi a disposizione dalla Reale Società Canottieri Bucintoro 1882 – e patrocinata dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e da UNICEF Italia pwreck Crime sarà ospitata all’interno degli antichi Magazzini del Sale – messi a disposizione dalla Reale Società Canottieri Bucintoro 1882 – e patrocinata dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e da UNICEF Italia

La mostra consta di una serie di oggetti personali appartenuti alle centinaia di persone che – nella speranza di raggiungere il territorio europeo – hanno tentato di attraversare il breve tratto di mare che separa la costa turca dall’isola greca di Lesbo. Molti di loro non ce l’hanno fatta.

Gli oggetti – abiti, scarpe, biberon, salvagenti e molto altro – sono stati fotografati dall’autore così come rinvenuti sulla riva e successivamente raccolti per formare, insieme alle immagini, il corpus di questa mostra che ha lo scopo di restituire dignità alle storie anonime di coloro a cui sono appartenuti.

Il percorso espositivo è guidato da un contributo narrativo della storica Anna Lucia Colleo.

Il progetto è stato realizzato sul tratto di costa turca tra Babakale e Ayvalık dove si alternano a singhiozzo spiagge frequentate da vacanzieri e tratti vuoti e dove sono stati trovati gli oggetti dei naufraghi.  Per raccontare queste due realtà parallele, l’autore ha incluso nell’istallazione il sonoro registrato dal vivo della spiaggia frequentata dai bagnanti.

“Shipwreck Crime non è pertanto un progetto sul fenomeno migratorio, bensì sulla commozione

 Il solco emotivo che separa queste due realtà sul palcoscenico-spiaggia, secondo Rondinella, è la  metafora della rappresentazione mediatica della vicenda umana dei migranti che perde la sua naturale dimensione compassionevole per diventare mera descrizione di un fenomeno.

Chi è Italo Rondinella

Italo Rondinella è un fotografo e filmmaker italiano da anni residente in Turchia. Nel suo lavoro alterna l’impegno giornalistico a una ricerca più personale. Nel suo lavoro tocca prevalentemente tematiche che riguardano i conflitti del mondo globale contemporaneo, le sfide a essi connesse e i conseguenti cambiamenti sociali e politici.

Dove e quando

Mostra personale di Italo Rondinella | Shipwreck Crime

A cura di Anna Lucia Colleo con il contributo di Elisa Muliere

Magazzini del Sale / magazzino 5 / Dorsoduro 262, Venezia

30 maggio – 19 luglio 2020

In qualità di Affiliato Amazon riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei

SCRITTO DA

Leggi anche

Tre giorni alla scoperta di Santiago del Cile, tra cultura, storia, panorami mozzafiato e gastronomia.
Cos’è davvero la felicità? Un viaggio tra teologia, psicologia e vita quotidiana per capire perché spesso ci sfugge.
Dal 21 marzo al 24 maggio 2025, la Fondazione Morra Greco di Napoli ospita le mostre "Lavoro per Natura Vivente" di Peter Fend e "Eternal, Returns" di Marina Xenofontos. Un'occasione per immergersi nell'arte contemporanea.
Semplicissima, tanto da essere uno degli street food più antichi e amati al mondo ma, quando si tratta di farla a casa, non poi così banale: scopriamo tutti i segreti da sapere per cuocere una vera pizza napoletana.