Se ami l’arte contemporanea e gli spazi ricchi di storia, la Fondazione Morra Greco a Napoli è una tappa imperdibile. Situata all’interno del settecentesco Palazzo Caracciolo di Avellino, la Fondazione è un perfetto connubio tra esposizioni d’avanguardia e fascino architettonico. Un luogo che incanta, non solo per le opere che ospita, ma anche per la sua atmosfera suggestiva nel cuore del centro storico partenopeo.
Il 21 marzo 2025 inaugureranno due progetti, uno dedicato a Peter Fend a cura di Massimiliano Scuderi e uno su Marina Xenofontos a cura di Giulia Pollicita, visitabili fino al 24 maggio.
La geopolitica dell’arte, il progetto ecologista di Peter Fend
Con “Lavoro per Natura Vivente, non solo Capitali”, l’artista americano Peter Fend porta a Napoli una riflessione potente sul rapporto tra uomo e natura. Attraverso immagini satellitari, mappe e modelli ecologici, Fend esplora le dinamiche ambientali dei fiumi Sarno e Volturno, analizzandone le criticità e confrontandosi con associazioni locali impegnate nella tutela delle risorse idriche. Il suo approccio multidisciplinare fonde arte, scienza e attivismo ambientale, trasformando le opere in veri e propri strumenti di consapevolezza e azione.
La mostra si articola in installazioni, cartografie e modelli che propongono soluzioni alternative per la gestione sostenibile dell’acqua, affrontando temi come l’inquinamento fluviale e la valorizzazione delle risorse naturali. Fend, noto per il suo lavoro pionieristico con l’organizzazione Ocean Earth, invita i visitatori a riflettere sul ruolo dell’arte nella creazione di nuovi scenari ecologici. Una mostra che è, al contempo, un invito a immaginare futuri più sostenibili.

Memoria e identità, il viaggio di Marina Xenofontos
Nella suggestiva cornice dei saloni affrescati di Palazzo Caracciolo di Avellino, Marina Xenofontos presenta “Eternal, Returns”, un’indagine poetica sulla memoria, il tempo e l’identità. Le opere di Xenofontos dialogano con l’architettura storica del luogo, esplorando la stratificazione di storie personali e collettive.
La mostra include installazioni luminose e sculture cinetiche che evocano frammenti di vita passata, come la serie “Data Storage of a True Spectrum” dove l’artista trasforma CD-ROM obsoleti in dispositivi che riflettono spettri di luce, creando connessioni tra oblio e rinascita. Un altro punto focale dell’esposizione è “Carousel”, un archivio di tende raccolte dalle stanze abitate da Xenofontos negli ultimi vent’anni, simboli tangibili del passaggio del tempo e della trasformazione degli spazi intimi.
Attraverso le sue opere, Xenofontos invita a una riflessione sul valore della memoria e sull’importanza di recuperare storie dimenticate, suggerendo una lettura critica della storia ufficiale. Le sue installazioni, ricche di riferimenti personali e culturali, trasformano l’esperienza espositiva in un viaggio emotivo e introspettivo.


Info
Fondazione Morra Greco
Palazzo Caracciolo di Avellino
Largo Proprio di Avellino, Napoli
dal 21 marzo al 24 maggio 2025
giovedì-sabato, 10:00-17:30
Ingresso gratuito