Ancora un mese per godere della bellezza delle Dolomiti e degli eventi artistici offerti a Ortisei dalla Biennale Gherdëina 7 che si chiuderà il 20 ottobre 2020, segnando la fine della stagione estiva e la quiete della Valgardena prima dell’arrivo della neve.
Anche in questa edizione della Biennale, le opere sono esposte in luoghi pubblici come piazze, strade e cortili e nella Sala Trenker, uno spazio espositivo appositamente adattato per la Biennale. La manifestazione prosegue anche nel bosco vicino alla terrazza panoramica del Pilat e in Vallunga, a Selva di Valgardena.
Il ruolo chiave dell’arte nella società
L’esposizione ha aperto a dispetto delle difficili condizioni di quest’anno e dei massicci cambiamenti sociali e tematici. Gli organizzatori e il curatore Adam Budak hanno pensato che – in un periodo di incertezza, aspettative e cambiamenti – l‘arte potesse e dovesse dare un importante contributo sociale, mandando un segnale di speranza e ribadendo il ruolo chiave che l‘arte contemporanea svolge in una cultura in continua evoluzione.
La creazione di nuovi mondi
Questa edizione della Biennale Gherdëina porta il titolo “– a breath? a name? – the ways of worldmaking” (“– un respiro? un nome? modi di fare il mondo”) da una poesia di Paul Celan del 1963, e vede una significativa svolta poetica nei confronti delle esigenze vitali fondamentali dell’interazione umana, quali l’atto del respirare e la volontà di dare un nome agli oggetti. Così, la creazione di nuovi mondi viene esaminata nei bisogni più importanti degli esseri umani, integrati in un ambiente naturale e in un contesto sociale.
Hermann Josef Runggaldier, Golden design, 2019. Spruce, gold finishing. 250 cm Hermann Josef Runggaldier, Natural monument, 2019. Spruce, acrylics. 248 cm Hermann Josef Runggaldier, Wooden construction, 2019. Walnut. 236 cm Pavel Büchler, OPEN (Rendering for Biennale Gherdëina 7), 2020 Maria Papadimitriou, Disco for one (Rendering for Biennale Gherdëina 7), 2020 Kris Lemsalu, Holy Hell O, 2018. Installation view. Commissioned by Goldsmiths CCA, and Tramway, Glasgow. Ph. Mark Blower Kris Lemsalu, Holy Hell O, 2018. Installation view. Commissioned by Goldsmiths CCA, and Tramway, Glasgow. Ph. Mark Blower Kris Lemsalu, Holy Hell O, 2018. Installation view. Commissioned by Goldsmiths CCA, and Tramway, Glasgow. Ph. Mark Blower Pakui Hardware, Thrivers, from the series Thrivers, 2019. Glass, leather, silicone, chia seeds, metal stands, led lamps, polyurethane filter foam. 210 x 102 x 78 cm. Courtesy of the artists and carlier | gebauer, Berlin / Madrid Pakui Hardware, Thrivers, from the series Thrivers, 2019. Glass, leather, silicone, chia seeds, metal stands, led lamps, polyurethane filter foam. 185 x 78 x 84 cm. Courtesy of the artists and carlier | gebauer, Berlin / Madrid Tonico Lemos Auad, Ribcage, 2019. Woven wool and paper on linen in purple heart wood frame. Framed: 64.5 x 63.5cm (25 3/8 x 25in). Copyright Tonico Lemos Auad. Courtesy the artist and Stephen Friedman Gallery, London. Ph. Mark Blower Tonico Lemos Auad, Porcelain, 2019. Woven paper, wool and linen on linen in purple heart wood frame. Framed: 64.5 x 63.5cm (25 3/8 x 25in). Copyright Tonico Lemos Auad. Courtesy the artist and Stephen Friedman Gallery, London. Ph. Mark Blower Tonico Lemos Auad, Violin, 2019. Carved wood and linen, 142.5 x 21.6 x 13.5cm (56 1/8 x 8 1/2 x 5 1/4in). Copyright Tonico Lemos Auad. Courtesy the artist and Stephen Friedman Gallery, London. Ph. Mark Blower Tonico Lemos Auad, Slow Walk, 2019. Carved reclaimed timber with found elements, wool, and metal, 152 x 19 x 14.7cm (59 7/8 x 7 1/2 x 5 3/4in). Copyright Tonico Lemos Auad. Courtesy the artist and Stephen Friedman Gallery, London. Ph. Mark Blower Tonico Lemos Auad, Slow Walk, 2019. Carved reclaimed timber with found elements, wool, and metal, 152 x 19 x 14.7cm (59 7/8 x 7 1/2 x 5 3/4in). Copyright Tonico Lemos Auad. Courtesy the artist and Stephen Friedman Gallery, London. Ph. Mark Blower Sharon Lockhart, Pine Flat, 2005. 16mm film (color/sound). 137 minutes. © Sharon Lockhart, 2005. Courtesy the artist, neugerriemschneider, Berlin and Gladstone Gallery, New York and Brussels Paolo Icaro, Innesto, bosso, (2008-2009). Legni e piombo/woods and lead, 164x20x16 cm. Courtesy the artist and P420, Bologna. Ph. C.Favero Marinella Senatore, Can one lead a good life in a bad life?, 2020. Fine art print on Epson hot press, painting, graphite, mirror tiles, founded objects, archival pictures, mixed media. 50 x 70 cm each. Courtesy the Artist and Laveronica Arte Contemporanea, Modica, Italy Marinella Senatore, Can one lead a good life in a bad life?, 2020. Fine art print on Epson hot press, painting, graphite, mirror tiles, founded objects, archival pictures, mixed media. 50 x 70 cm each. Courtesy the Artist and Laveronica Arte Contemporanea, Modica, Italy Marinella Senatore, Can one lead a good life in a bad life?, 2020. Fine art print on Epson hot press, painting, graphite, mirror tiles, founded objects, archival pictures, mixed media. 50 x 70 cm each. Courtesy the Artist and Laveronica Arte Contemporanea, Modica, Italy Lang/Baumann, Intervention at Hotel Ladinia (Rendering for Biennale Gherdëina 7), 2020 1. Hans Josephsohn, Untitled, 1995–1996, Half-figure (Reg. nr. 3005). 155 x 68 x 46 cm. Brass. Ed. 2/6 + 2ap. (c) Josephsohn Estate, Kesselhaus Josephsohn/Galerie Felix Lehner. Ph. Kesselhaus Josephsohn, St.Gallen 2. Hans Josephsohn, Untitled, 1983, Standing figure (Reg. nr. 6060). 100 x 24 x 25 cm. Brass. Ed. 2/6 + 2ap. (c) Josephsohn Estate, Kesselhaus Josephsohn/Galerie Felix Lehner. Ph. Kesselhaus Josephsohn, St.Gallen Nicolas Party, Tree, 2017. Pastel on canvas. 217h x 167w cm
Gli artisti in mostra
A questa edizione della Biennale partecipano più di 30 artisti di varie generazioni, che usano diversi media, e che provengono da tutto il mondo – Vancouver (Canada), Los Angeles (USA), Barcellona (Spagna), Londra e Manchester (Regno Unito), fino ad Atene (Grecia), Vilnius (Lituania), Praga (Repubblica Ceca), Varsavia (Polonia), Berlino (Germania), Vienna (Austria), che dialogano con gli artisti italiani e con gli artisti della Val Gardena, tra cui Hermann Josef Runggaldier, Aron Demetz, Gregor Prugger o il poeta e artista visivo Franz Josef Noflaner.
Gli artisti si concentrano principalmente sulla scultura e l’installazione, ma la Biennale abbraccia tutti i media, compresa la performance, l’evento effimero, il cinema, la pittura e il disegno. La maggior parte delle opere in mostra sono state realizzate in situ, utilizzando l’artigianato locale e ispirandosi al luogo, alla tradizione culturale e al contesto sociopolitico.
L’identità visiva della Biennale Gherdëina 7 è stata elaborata dallo studio grafico bolzanino LUPO & BURTSCHER in collaborazione con l’artista italiano Marcello Maloberti, il cui progetto “Martellate” è diventato la piattaforma della Biennale per dare voce all’unità della politica e della poetica. L’elemento sonoro dell’identità della Biennale è stato affidato all’artista italiana Marinella Senatore che ha composto la colonna sonora dell’evento utilizzando componenti musicali e sonori, raccolti da un bando aperto rivolto alla comunità locale.