Dalle stampe Ukiyoe ai manga, Bologna ospita un percorso visivo che racconta quattro secoli di creatività giapponese. Una mostra che non si visita, si attraversa, lasciandosi guidare dal gesto, dal segno e dal silenzio.
Hokusai, manga e oltre. Il Giappone arriva al Museo Archeologico
C’è un momento, nelle mostre riuscite, in cui smetti di leggere le didascalie e inizi a respirare dentro le opere. Graphic Japan. Da Hokusai al Manga, in mostra al Museo Civico Archeologico di Bologna dal 20 novembre 2025 al 6 aprile 2026, è costruita come un viaggio che non chiede il passaporto, solo la disponibilità a lasciarsi sfiorare.
Curata da Rossella Menegazzo con Eleonora Lanza, nasce come ideale prosecuzione dell’Expo di Osaka 2025 e porta in Italia una selezione preziosa di oltre 250 opere tra silografie, libri, katagami, manifesti, oggetti d’artigianato e materiali che raramente si incontrano tutti insieme. Un tuffo verticale nella storia visiva del Giappone, da Edo ai manga contemporanei.

Il tratto che attraversa il tempo
Ho sempre trovato nella grafica giapponese un’eleganza innata che sembra quasi una meditazione. Una delicatezza spigolosa ma sempre poetica e un senso della composizione naturale. C’è la natura che torna sempre, come un’antica promessa e i volti che non parlano ma raccontano mondi interi.
E poi c’è l’onda lunga dello stile giapponese che dall’Ukiyo-e, ripensato, contaminato, reimmaginato, arriva ai poster d’artista e ai manga. Non come evoluzione ma come continuità, con la stessa grazia che cambia ritmo, senza perdere la sua identità.
Il percorso della mostra attraversa tutto questo, muovendosi dentro quattro capitoli, come in un poemetto visivo.
Ogni sezione, Motivi di Natura, Volti e Maschere, Calligrafia e Tipografia, Giapponismo contemporaneo, è una porta che affaccia su un Giappone diverso, ma legata alle altre dal filo invisibile del segno.
E così, a due passi da Piazza Maggiore, scopri che la grafica giapponese non è solo estetica. È un modo di stare al mondo. È equilibrio, ascolto, gesto lento e deciso.

Una città che si apre come un ventaglio
Le opere arrivano da importanti istituzioni italiane e giapponesi – dal Museo Chiossone alla Adachi Foundation – e Bologna risponde con la sua vocazione più bella, quella di essere casa per culture che hanno qualcosa da raccontare.
La mostra non è pensata solo per “chi ne sa”. È un invito aperto a tuttə, grazie alle attività didattiche e multimediali curate da Senza titolo, che rendono accessibile un mondo spesso percepito come distante.
Per bambinə, designer, appassionatə di manga e per chi segue i segni come fossero indizi. Ce n’è per ogni sguardo.
E soprattutto, c’è quella sensazione rara di entrare in contatto con un’estetica che sa essere antica e futurista allo stesso tempo.
Come se il Giappone non fosse dall’altra parte del mondo, ma dentro una stanza, una carta, un tratto.

Perché andare?
Per farsi attraversare.
Per allenare lo sguardo.
Per ritrovare una meraviglia che conoscevamo già, ma non ricordavamo più.
E perché certe cose belle succedono una volta sola e vanno viste, da vicino.

Info
Graphic Japan. Da Hokusai al Manga
A cura di Rossella Menegazzo con Eleonora Lanza
20 novembre 2025 – 6 aprile 2026
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio, 2 – 40124 Bologna
SITO WEB
ORARI DI APERTURA
Dal lunedì al venerdì ore 10-18
Sabato e domenica ore 10-19
Martedì non festivi chiuso
ORARI FESTIVITÀ NATALIZIE:
mercoledì 24 dicembre ‘25 – ore 10-14
venerdì 26 dicembre ’25 – ore 10-19
mercoledì 31 dicembre ‘25 – ore 10-14
giovedì 1° gennaio ’26 – ore 10-19
martedì 6 gennaio ’26 – ore 10-19
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Moebius.
Cover foto: Dettaglio / Toto Norenkai (an Association of Long-Established Shops), AD, D: Sato, Koichi, 1989, Offset, DNP Foundation for Cultural Promotion
