Con The Softest Hard, Museion – il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano – sviluppa per il programma espositivo del 2025 una nuova linea di ricerca, indagando l’arte come pratica urbana e sociale. L’accento è sul radicalismo gentile, una forza che sostiene democrazia, uguaglianza e solidarietà in tempi di conflitti globali. L’arte diventa uno strumento di attivismo non violento e azione collettiva.
La collezione Museion potenziata e le esposizioni d’impatto globale
Museion potenzia la sua collezione con Museion Academy, focalizzata sulle edizioni di Francesco Conz e un progetto su Sven Sachsalber. Nuove pubblicazioni includono uno studio su Lucia Marcucci, sostenuto dall’Italian Council. Il museo rafforza la cooperazione culturale grazie a prestiti e collaborazioni con istituzioni come la Biblioteca cantonale di Lugano e il Mart.
Arte come Resistenza Gentile
“Nel segno della nuova linea di ricerca THE SOFTEST HARD, vediamo l’arte come forza di benessere, resistenza e responsabilità sociale. Attraverso mostre stimolanti, voci emergenti e collaborazioni come quella con unibz per il Master FOAM, continueremo a incoraggiare le generazioni future a plasmare la cultura e lo spazio urbano.” Bart van der Heide, Direttore di Museion.
Il programma espositivo 2025 include due importanti mostre internazionali. In primavera, Graffiti esplora l’evoluzione di questa forma d’arte con oltre 50 artisti. In autunno, una retrospettiva su Nicola L. evidenzia il suo attivismo femminista e antirazzista, in collaborazione con Camden Art Centre, Frac Bretagne e Kunsthalle Wien.
Nicola L., Frida Kahlo, 2006. Courtesy: Nicola L. Collection and Archive and Alison Jacques © Nicola L. Collection and Archive. Photo: Michael Brzezinski Robert Lax, Red – yellow – blue, 1990. Museion Collection. Photo: Augustin Ochsenreiter Philip Corner, Fluxus == Free Speech, 2006. Photo: Augustin Ochsenreiter Nicola L., Same Skin For Everybody, 1975. Courtesy: Nicola L. Collection and Archive and Alison Jacques © Nicola L. Collection and Archive. Photo: Michael Brzezinski Klara Lidén, Disco, 2020. © Klara Lidén. Photo: Robert Glowacki. Courtesy the Artist and Sadie Coles HQ, London. Sven Sachsalber, Hands, 2015-2016 Photo: Lineematiche – L. Guadagnini / T. Sorvillo
Graffiti
Con Graffiti – dal 29 marzo al 14 settembre 2025 – Museion presenta la prima mostra istituzionale in Italia che si concentra sulla relazione tra arte visiva e graffiti, e su come l’una abbia influenzato l’altra. Invece di storicizzare i graffiti come una pratica “outsider”, la mostra combina dipinti spray precedenti ai graffiti degli anni Cinquanta e Sessanta, pezzi di famosi writers e una vasta gamma di opere di artiste e artisti contemporanei internazionali, che hanno incorporato i graffiti nel loro lavoro per varie ragioni e in molteplici forme. In questa mostra, i graffiti sono presentati innanzitutto come un modo di guardare i paesaggi urbani, combinando opere transdisciplinari, che fanno riferimento al mondo reale attraverso piccoli lampi di luce sparsi sulle superfici.
Occupando i due piani più ampi di Museion, la mostra presenta numerosi prestiti internazionali e alcune nuove opere site-specific ed è co-curata dall’artista e archivista newyorkese Ned Vena (nato nel 1982 a Boston, USA). La sua visione artistica è profondamente influenzata dalla sua pratica attiva come writer e dalla profonda ricerca storica riguardante i graffiti; dall’altro lato, anche gli studi accurati sulla storia della pittura hanno plasmato la sua comprensione della graffiti art.
Gli artisti: Yuji Agematsu, Chantal Akerman, Nick Atkins, Charles Atlas, Lutz Bacher, Martin Barré, Blade, Monica Bonvicini, Patricia L. Boyd, Curtis Cuffie, Dan Christensen, René Daniëls, Daze, Manuel DeLanda, Melvin Edwards, Matias Faldbakken, Heike-Karin Föll, Futura 2000, Keith Haring, Jenny Holzer & Lady Pink, KAYA, Jutta Koether, Michael Krebber, Brad Kronz, Maggie Lee, Klara Lidén, Ilya Lipkin, Colette Lumiere, Kunle Martins, Jeanette Mundt, Georgie Nettell, Armando Nin, N.O.Madski, Clayton Patterson, Charlotte Posenenske, Josephine Pryde, Quik, Lee Quiñones, Carol Rama, Rammellzee, R.I.P. Germain, Matthew “Zexor” Rodriguez, Karin Sander, Seen, Shaun, David Smith, Dash Snow, Emily Sundblad, SoiL Thornton, Alix Vernet, WANTO, Lawrence Weiner, Dondi White, Martin Wong & LA II, Christopher Wool, Zephyr.
Nicola L. e l’ammorbidimento non violento dello spazio domestico e urbano
Dall’11 ottobre 2025 al 28 febbraio 2026, Museion offre al pubblico la prima grande retrospettiva europea itinerante dell’artista francese di origine marocchina Nicola L. (1932-2018) che nel corso della sua vita ha esplorato la morbidezza come forma di resistenza.
La mostra I Am The Last Woman Object offre una panoramica completa della sua pratica multidisciplinare, tra arte e vita. A partire dagli anni Sessanta, Nicola L. ha sviluppato un’opera politicamente attiva, ma allo stesso tempo giocosa e umoristica, impregnata di ideali femministi e antirazzisti di uguaglianza e collettività.
Nicola L. ha dedicato gran parte della sua vita nomade, tra Parigi, Ibiza e New York, a una sorta di ammorbidimento dello spazio domestico e urbano, spinta dal desiderio di entrare in contatto con altre persone e con ambienti in continua evoluzione. Le sue sculture funzionali, come armadi e divani a forma di corpi o parti del corpo, sono solo gli esempi più noti della sua protesta non violenta nei luoghi di azione collettiva. Oltre a questi progetti, la mostra rivela ulteriormente la diversità del suo lavoro, presentando dipinti indossabili – chiamati pénétrables – collage e disegni, happening urbani attivisti, fino ad ambienti e film sperimentali.
Museion come centro di sperimentazione e formazione
Museion si evolve come centro di sperimentazione, promuovendo sostenibilità, educazione e conservazione culturale. Collaborazioni con scuole e il master FOAM– Future of Art Museums con unibz illustrano l’impegno nel formare nuove menti creative e sviluppare pratiche museali innovative.
Il 2025 inaugura la prima edizione del Master in Contemporary Museum Practices FOAM. Questo programma post-laurea interamente in lingua inglese – che si terrà da marzo 2025 a febbraio 2026 – è stato concepito per formare professioniste e professionisti della museologia e della museografia, mettendoli a confronto in modo creativo con l’evoluzione del ruolo dei musei di arte contemporanea e delle sfide che si trovano ad affrontare in una società in continuo cambiamento. Il corpo docente comprende un team eterogeneo di esperte ed esperti internazionali, membri del team di Museion e docenti di unibz, che offrono a studentesse e studenti un’esperienza di apprendimento ricca e multidisciplinare