Dal 17 marzo al 17 luglio, a Palazzo Cipolla a Roma, è visitabile la mostra “London Calling: British Contemporary Art Now. From David Hockney to Idris Khan”, 50 anni di arte londinese raccontati attraverso oltre 30 magnifiche opere di 13 artisti di fama internazionale e di diversa generazione, per la cui carriera artistica la città di Londra ha svolto un ruolo molto importante.
1937 – 1978
La mostra presenta un parterre d’eccezione di artisti nati nell’arco di cinque decenni, tra il 1937 e il 1978: David Hockney, Michael Craig-Martin, Sean Scully, Tony Cragg, Anish Kapoor, Julian Opie, Grayson Perry, Yinka Shonibare, Jake e Dinos Chapman, Damien Hirst, Mat Collishaw, Annie Morris e Idris Khan.
Idris Khan Once more to this star,2022 3 lastre di vetro stampate con inchiostro a olio blu di Prussia, alluminio, gomma 165x140x18 cm Courtesy the Artist and Sean Kelly Gallery, New York Jake and Dinos Chapman Life and Death Vest I (Rush Hour), 2017 Bronzo 45x49x34 cm Ed. 3/6 Courtesy of Jake and Dinos Chapman and Modern Forms, London © Jake and Dinos Chapman by Siae 2022 Damien Hirst Beautiful totally out of this world painting, 2005 Smalto lucido con farfalle su tela Ø 213 cm Private Collection © Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved by Siae 2022 Anish Kapoor Magenta Apple mix 2, 2018 Acciao inossidabile e vernice (dittico) 172x344x27 cm Courtesy the Artist Photo: Dave Morgan © Anish Kapoor. All Rights Reserved, DACS/ SIAE by Siae 2022
Una sequenza di artisti la cui carriera è stata in qualche modo influenzata dalla capitale britannica, o perché vi sono nati, oppure vi si sono recati durante la propria formazione, o magari trasferiti in un secondo momento in modo da essere vicini alle grandi gallerie e musei, quando non semplicemente per andare alla ricerca di nuovi orizzonti creativi.
L’ascesa di Londra dagli anni ’60
Nomi che hanno contribuito a collocare Londra nell’Olimpo delle avanguardie artistiche, così come lo erano state in precedenza Firenze nel Rinascimento, Parigi con l’Impressionismo o New York nella seconda metà del XX secolo. Artisti che innestano le loro radici su una Londra di inizio anni Sessanta, in piena trasformazione economica e sociale e che si preparava a diventare una delle capitali indiscusse dell’arte contemporanea.
Partendo dal più anziano, David Hockney, fino a giungere al più giovane, Idris Khan, il percorso espositivo propone uno spaccato dell’attuale scena artistica londinese attraverso una serie di opere iconiche selezionate dai curatori Maya Binkin e Javier Molins in collaborazione con gli artisti stessi. Ideata dalle collezioni/studi personali degli artisti, la mostra è supportata da gallerie e collezioni internazionali come Gagosian Gallery, Goodman Gallery, Galerie Lelong, Lisson Gallery, Modern Forms, Victoria Miró Gallery, Galerie Thaddaeus Ropac, Sean Kelly Gallery, New York, Tim Taylor Gallery, London, Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea.
La varietà degli artisti presenti consente, inoltre, di contemplare tecniche compositive assai diverse tra loro, come pittura, scultura, disegno, ceramica, fotografia, video e molto altro, esprimendo una molteplicità di temi quali la vita quotidiana, il confino, l’esplorazione dell’essere umano, il paesaggio, la politica, la religione, la storia dell’arte, la letteratura, la musica, il genere, la violenza o il rapporto tra la vita e la morte.