Un podcast rivoluzionario

L’arte medievale è queer. La storia che non ti hanno mai raccontato è in un podcast.

Tempo di lettura: 4 minuti

Il nuovo podcast QueeringBO con Pietro Turano, ci guida tra le sale del Museo Civico Medievale di Bologna per riscoprire l’arte con uno sguardo queer. Ogni oggetto svela identità, storie e desideri rimossi, grazie a una narrazione che sfida stereotipi e binarismi. La prima puntata è un viaggio nelle stanze delle meraviglie, tra unicorni e oggetti misteriosi.


Manifattura romana / Corno dell’unicorno, 1660-1670 ca.
Avorio, legno intagliato e dorato / Bologna, Museo Civico Medievale

Che l’arte medievale potesse essere queer, forse non ce lo aspettavamo. Ma Bologna sì. Con QueeringBO. Cose mai viste nei Musei Civici di Bologna, il primo podcast italiano che rilegge le collezioni museali attraverso una lente LGBTQIA+, i Musei Civici fanno coming out e ci invitano a guardare opere, reperti e oggetti con occhi nuovi.
A guidarci in questo viaggio fuori dagli stereotipi è la voce di Pietro Turano – attore, autore, attivista – che ci accompagna tra sirene, dame, tacchi assassini e miti da decostruire. Le sei puntate, disponibili sulle principali piattaforme audio, sono un esperimento coraggioso di narrazione e rappresentazione, nato dal progetto Queering Museum, in collaborazione con Attitudes_spazio alle arti aps.

Se pensi che l’arte medievale sia noiosa, cambierai idea.

Guardare con occhi nuovi cose antiche può rivelare storie sorprendenti, soprattutto quando lo sguardo è queer.
Una parola che un tempo era usata come insulto oggi è diventata un grido di libertà. Queer rompe le regole, sfida le etichette, accoglie tutto ciò che non si lascia definire. E se applicassimo questa prospettiva ribelle e fluida a opere che sembravano parlare solo di santi, dame e cavalieri?

È quello che fa La collezione delle meraviglie, la prima puntata del podcast QueeringBO, già online. Un episodio che parte da un’idea potente: cosa succede se osserviamo i tesori medievali non per quello che sono, ma per quello che potrebbero raccontare?
Nel podcast, ogni oggetto diventa una voce. Gli oggetti nelle antiche stanze delle meraviglie si raccontano. Il corno dell’unicorno parla di desideri e identità magiche. La misteriosa Pietra di Bologna suggerisce la possibilità di esistere al di fuori di ogni categoria. E così, tra incisioni e avorio, il Medioevo smette di essere muto e comincia a raccontarci qualcosa di molto contemporaneo.


Pietra di Bologna (lapide di Aelia Laelia Crispis), 1627-1676
Bologna, Museo Civico Medievale

«D.M.
Aelia Laelia Crispis
né uomo, né donna, né androgino
né bambina, né giovane, né vecchia
né casta, né meretrice, né pudica
ma tutto questo insieme.
Uccisa né dalla fame, né dal ferro, né dal veleno,
ma da tutte queste cose insieme.
Né in cielo, né nell’acqua, né in terra,
ma ovunque giace,
Lucio Agatho Priscius
né marito, né amante, né parente,
né triste, né lieto, né piangente,
questa né mole, né piramide, né sepoltura,
ma tutto questo insieme
sa e non sa a chi è dedicato.»

È proprio meraviglia la parola chiave della prima puntata. Quella capacità, tipicamente queer, di mettere in crisi la norma e smontarla con grazia e ironia.
La prima puntata è disponibile qui sotto e segna l’inizio di un percorso di 6 episodi che porteranno ogni settimana una nuova storia.


Ascolta la prima puntata di QueeringBo

Dietro le quinte del podcast più inclusivo dell’anno

Non è solo un podcast, è il risultato di un percorso partecipato lungo quasi due anni. Il progetto è stato costruito grazie a una formazione ad hoc per il personale museale, a una call rivolta alle associazioni LGBTQIA+ e, soprattutto, alla collaborazione con un gruppo di giovani tra i 17 e i 20 anni che ha scelto, insieme a studiosə e curatrici, gli oggetti da rileggere.
La cultura può e deve essere un campo di gioco per tuttə e la lente queer è uno strumento potente per rimettere al centro chi è stato messo ai margini. Nei racconti ufficiali, nella storia dell’arte, nella società.

QueeringBO. Cose mai viste nei Musei Civici di Bologna è un podcast dei Musei Civici di Bologna in collaborazione con Attitudes_spazio alle arti, prodotto da Chora Media.
È raccontato da Pietro Turano e scritto con Francesca Abruzzese e Francesca Bottenghi.
La cura editoriale è di Sara Poma.
I contenuti scientifici sono a cura di Ilaria Negretti e Giancarlo Benevolo dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna e di Viviana Gravano e Fabio Ranzolin di Attitudes_spazio alle arti.
Il coordinamento del progetto è di Daniela Dalla, servizi educativi dei Musei Civici di Bologna.


Manifattura milanese / Resti di un corsaletto da cavallo leggero, 1510-1515 ca.
Acciaio sbalzato e inciso / Bologna, Museo Civico Medievale


Foto in copertina: Manifattura tirolese / Sella da parata, 1440 ca. / Legno rivestito di pelle e di lamine di avorio con tracce di colore
Bologna, Museo Civico Medievale / Foto Roberto Serra

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