Dal 7 ottobre 2022 al 15 gennaio 2023, L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta la mostra COLLECTION che celebra la collezione di fotografie di Florence e Damien Bachelot con 150 opere scelte.
La collezione Florence e Damien Bachelot
Nata all’inizio degli anni 2000 dall’iniziativa di quattro soci – Damien Bachelot, Claude Garnier, Jean-Pascal Mahieu e Yves Hervieu-Causse – sotto forma di una collezione aziendale del gruppo Aforge, la collezione fotografica diventa un progetto esclusivamente familiare all’epoca del suo riacquisto nel 2009 da Damien e Florence Bachelot.
Oggi la collezione Bachelot conta circa mille fotografie e costituisce uno dei più importanti insiemi privati di stampe in Francia.
Il filo conduttore della collezione è la ricerca di pezzi eccezionali per la loro qualità o la loro rarità.
Questo insieme i cui temi prediletti coprono la fotografia cosiddetta umanista, documentaria e sociale del XX secolo fino al periodo contemporaneo, si distingue in particolare per una raccolta eccezionale di una quarantina di stampe di Saul Leiter. Per Florence e Damien Bachelot, collezionare costituisce un impegno a favore del mezzo fotografico in tutta la sua materialità e singolarità, nonché un approccio di sostegno ai giovani fotografi di oggi, in particolare francesi.
La mostra all’Accademia di Francia
Questa mostra si dispiega in un’eccezionale serie di circa 150 fotografie che coprono un secolo di storia dell’immagine, nell’intimità della condizione umana. Da Brassaï a Sabine Weiss e da Diane Arbus aMitch Epstein, il percorso permette una lettura in profondità della storia della fotografia incentrata sull’Umanità e la sua relazione con il proprio ambiente, dove l’effervescenza della città va di pari passo con la poesia solitaria del ritratto.
La mostra offre un duplice sguardo: quello dei collezionisti Florence e Damien Bachelot attraverso 20 anni di un approccio coerente di acquisizione che compone un racconto personale, e quello del curatore Sam Stourdzé attraverso una selezione di stampe dove l’occhio del fotografo agisce come un sismografo degli eventi della Storia e dei racconti intimi.
Dalla fotografia umanista a quella di strada
La mostra si destreggia tra le due grandi tradizioni transatlantiche: dalla fotografia francese dell’inizio del XX secolo detta umanista alla fotografia di strada americana. Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau e Willy Ronis incontrano quindi Dave Heath, Helen Levitt e Robert Frank.
Mario Giacomelli “Io non ho le mani che mi accarezzino il volto” 1961-1963. Collection Bachelot, © courtesy Archivio Mario Giacomelli Joel Meyerowitz “Dairy Land Provincetown Massachusetts” Collection Bachelot © JoelMeyerowitz Dave Heath “Margarita perez” 1963, Collection Bachelot ©Dave Heat Gilles Caron “Manifestazione dei cattolici. Londonderry, Irlanda del Nord” Agosto 1969, Collection Bachelot ©Gilles Caron Laura Henno “Fayal, Comores” 2017 Collection Bachelot ©Laura Henno Sabine Weiss “Paris, Enfants” 1955 Collection Bachelot ©Sabine Weiss Saul Leiter “United, San Carlo Restaurant at 3rd Avenue and 10th Street” 1950 Collection Bachelot ©Saul Leiter Foundation Véronique Ellena “Sans titre, série Ceux qui ont la foi” 2003 Collection Bachelot ©Véronique Ellena Luigi Ghirri “Atelier Morandi, Grizzana” 1989 Collection Bachelot © Eredi di Luigi Ghirri
Una straordinaria serie di circa 40 stampe d’epoca di Saul Leiter testimonia, con il passaggio al colore, una svolta verso la seconda metà del secolo e un rovesciamento delle influenze fotografiche. La contro-cultura americana e le battute d’arresto dell’utopia modernista occupano il centro dell’immagine.
Infine, la mostra esplora gli inizi del reportage moderno con Gilles Caron, fino ai ritratti documentari dei fotografi contemporanei come Luc Delahaye, Mohamed Bourouissa, Véronique Ellena e Laura Henno. L’antica cisterna di Villa Medici ospiterà un focus sul lavoro di Laura Henno, tra fotografie e filmati.
Tra contrasti e corrispondenze, la mostra della collezione Bachelot a Villa Medici mette in evidenza una storia delle influenze fotografiche ed esamina il modo in cui il ritratto e il corpo inquadrano la città, tagliano il territorio urbano e gli spazi di tutti i giorni nei quali la figura umana funge sempre da scala.
È anche il ritratto di una coppia di collezionisti che si profila e di uno sguardo che permette di affiancare vintage e moderno.
I testi che accompagnano la mostra in una prospettiva storica ed estetica sono a cura di Michel Poivert, storico della fotografia.
Artiste e artisti presenti
Diane Arbus, Édouard Boubat, Mohamed Bourouissa, Marcel Bovis, Brassaï, Gilles Caron, Henri Cartier-Bresson, Philippe Chancel, Stéphane Couturier, Bruce Davidson, Luc Delahaye, Robert Doisneau, Gilles Ehrmann, Véronique Ellena, Mitch Epstein, Louis Faurer, Andreas Feiniger, Robert Frank, Paul Fusco, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Nan Goldin, Paul Graham, Harry Gruyaert, Dave Heath, Laura Henno, René Jacques, Ray K. Metzker, Nadav Kander, Chris Killip, François Kollar, Josef Koudelka, Dorothea Lange, Saul Leiter, Christian Lemaire, Leon Levinstein, Helen Levitt, Vivian Maier, Susan Meiselas, Joel Meyerowitz, Janine Niepce, Willy Ronis, Joy Judith Ross, Arthur S. Siegel, Eugene Smith, Mike Smith, Paul Strand, Sabine Weis.
Info utili
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Viale della Trinità dei Monti, 1 – Roma
T. +39 06 67611
www.villamedici.it