Siamo onesti: amare Picasso non è mai stato semplice. Da un lato, genio assoluto del Novecento, rivoluzionario cubista, incantatore di forme e colori. Dall’altro, personaggio quanto meno problematico, soprattutto quando si tratta del suo rapporto con le donne. Eppure, proprio da questa dicotomia nasce la mostra “Loving Picasso”, ospitata al JMuseo di Jesolo dal 19 aprile al 12 ottobre 2025. Una scelta, quella di Jesolo, che sa di scommessa intelligente, quella di portare la grande arte in riva al mare, proprio durante la stagione turistica, dove si spera che tra un mojito e un pedalò, qualcuno trovi anche il tempo per riflettere su eros, musa e patriarcato.
Picasso, amore mio (ma anche un po’ no)
La mostra – curata da Piernicola Maria Di Iorio – è costruita attorno al rapporto complicato tra Picasso e le donne che lo hanno ispirato (ma anche accompagnato, amato, sopportato e, in almeno un caso, lasciato). Quattro le sezioni principali, ognuna dedicata a una fase creativa dell’artista e alla relativa compagna di vita:
- Fernande Olivier, prima musa bohémien
- Dora Maar, artista e testimone dei suoi anni più bui (Guerra Civile e Guernica inclusi)
- Marie-Thérèse Walter, l’ombra bionda della sensualità cubista
- Jacqueline Roque, compagna degli ultimi anni
Non mancano le incursioni da protagonista di Dora Maar e Françoise Gilot, due figure che non si limitano a stare nell’ombra, ma che reclamano il proprio spazio creativo, poetico, e finalmente, museale. Le loro opere – fotografie incise, acquerelli, litografie – sono un antidoto potente all’egocentrismo picassiano, ma anche la prova che si può amare (e qualche volta superare) un genio.

Pablo Picasso / Figure, 1957 / Riproduzione litografica 32,2×43,5 cm / (realizzazione dopo l’opera “Figure”; 1940)
© Succession Picasso by SIAE 2025
Il femminismo tra il museo e la spiaggia
Sarà interessante osservare come questa mostra verrà accolta in un contesto come Jesolo: località balneare per eccellenza, simbolo di vacanze familiari, giovani in cerca di movida, ma anche di un turismo che sta lentamente cercando di riqualificarsi. Dopo il successo della mostra Banksy&Friends: l’arte della ribellione, Jesolo ci riprova con un altro nome altisonante, ma questa volta giocando una carta più complessa. Perché Loving Picasso non è solo un’esposizione di quadri, ma un invito a riflettere su potere, ispirazione e rappresentazione, proprio mentre si è in costume da bagno; se una mostra riesce a farci riflettere sul patriarcato mentre siamo in infradito con il sale sulla pelle e l’aperitivo in mano, è un piccolo miracolo.
E se il femminismo entra di rimbalzo, è anche grazie alle donne che popolano la mostra, non più come oggetti di bellezza frammentata ma come soggetti creativi, capaci di dialogare col mito e riscrivere la narrazione: sì, parliamo proprio di Françoise Gilot, artista raffinatissima e madre dei figli di Picasso, che ha avuto il coraggio – e l’ardire – di lasciarlo, e raccontarlo in un libro che oggi sarebbe virale sui social.
Pop culture, selfie e slow art
Nel 2025, parlare di Picasso significa anche parlare del nostro modo di vivere l’arte. Siamo ancora in grado di sostare davanti a un quadro più di sei secondi? Possiamo guardare un volto cubista senza doverlo trasformare in una storia con filtri Instagram? “Loving Picasso” tenta una via di mezzo: il JMuseo è uno spazio nuovo, interattivo, pensato per un pubblico vario – dal boomer col catalogo in mano alla GenZ in cerca del selfie perfetto. Ma in mezzo a tutto questo, l’arte prova ancora a dire qualcosa. Anche se a volte grida, anche se è disturbante.
La presenza di fotografie di Robert Capa – un Picasso rilassato ma ancora energico in Costa Azzurra, 1948 – ci ricorda che il genio, in fondo, era anche un uomo. Un uomo forse stanco, forse compiaciuto, forse nostalgico ma pur sempre una figura che ha trasformato ogni relazione in materia creativa (nel bene e nel male): “Loving Picasso” non è una santificazione né un processo, ma una lente per osservare le mille contraddizioni dell’artista e dell’uomo. È anche un’occasione per riappropriarci di uno sguardo femminile sull’arte, troppo spesso messo tra parentesi.

Robert Capa / Picasso Parade, 1948 / Silver Print, 20×31 cm
© Succession Picasso by SIAE 2025
Info utili
Loving Picasso
19 aprile – 12 ottobre 2025
JMuseo – Via Aldo Policek, 7 – Jesolo (VE)